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Vilacaya 2017: bilancio di un anno

Come tradizione, l’ultimo post dell’anno vuole proporre un bilancio, uno sguardo retrospettivo sul tempo trascorso.
La prima cosa che mi viene in mente, è: sprogrammati. Di tutte le cose programmate, quante abbiamo potuto realizzare? Per tanti imprevisti, abbiamo dovuto cambiare rotta. Ma sono in pace: il tempo non è mio, a me solo compete viverlo intensamente. E comunque, un bilancio si fa sulle cose concrete, non sui “ma... forse... se...”.
Per la prima volta dopo 4 anni, la comunità di Vilacaya è stata composta da quattro sorelle, di quattro paesi e tre continenti (vedi).



Abbiamo iniziato la stagione secca dopo una stagione delle piogge secca. Secco + secco =  secchissimo. Non sapevamo se avremmo potuto continuare la mensa: un pranzo per 40/50 persone richiede parecchia acqua. Ma ce l’abbiamo fatta, anche quando la fontana vicino al fiume si è seccata: abbiamo usato con parsimonia quella che arrivava in casa, tre volte la settimana. La mensa quest’anno ha avuto un’affluenza un po’ più bassa, anche a causa della diminuzione della popolazione che è migrata.

In Quaresima Monsignor Walter, vescovo emerito di Potosì e originario di Vilacaya, ha vissuto con noi per quasi un mese, e con lui abbiamo visitato varie comunità (vedi). Poi, il per Triduo Pasquale sono venuti P. Mauricio e P. Marcos, missionari della Consolata, che hanno animato la Pasqua Giovane con circa una quarantina di nostri ragazzi e ragazze. Potevano essere di più, ma per motivi logistici non hanno potuto arrivare fino a Vilacaya.

La pioggia è arrivata timida a inizio dicembre, ma troppo timida per calmare la sete. Speriamo in gennaio venga abbondante. Da aprile si è iniziato a concretizzare il progetto del pozzo finanziato dall’Associazione La Lokomotiva (vedi): prima la visita dei geologi Andrea e Roberto, quindi i contatti con un’impresa di perforazioni, e poi gli studi del sottosuolo. Speriamo che per gennaio o febbraio si possa concretizzare e garantire acqua a Vilacaya.

la croce dell'evangelizzazione, pellegrina in Vilacaya
Emergenza acqua: con un piccolo contributo nostro per comprare il materiale e soprattutto con l’impegno e il lavoro delle comunità, le scuole e famiglie vicine delle comunità di Katariri e Condoriri (vedi) hanno di nuovo avuto acqua potabile. E’ stata una festa! Come festa è stata la consegna del diploma da sarta a Juana, una ragazza orfana che abbiamo accompagnato in questi anni con un piccolo aiuto mensile.

Mai come quest’anno abbiamo vissuto lo spirito di famiglia che il Beato Allamano sognava per noi: dapprima con la venuta di Padre Mauricio e Padre Marcos, poi con i laici Nestor e Rosario, quindi con Mario, Viviana, Joaquin e Francisco, e per ultimo con i diaconi imc Mate, Mbarire e Danilo abbiamo condiviso la missione come fratelli e sorelle uniti nel carisma missionario consolatino (vedi).



Cosa resta di me, quando il giorno va via? Dice un canto del Gen Rosso. Il tempo passa veloce e la domanda ritorna più frequentemente. E’ l’età, sicuro, ma sarà per qualche motivo che è così. Il canto continua: “Cosa mai darà fiato alla mia corsa se non quel po’ d’amore”. Speriamo che questo non sia mancato, nelle corse e impegni di questo 2017 che finisce. 
Vilacaya 2017: bilancio di un anno Vilacaya 2017: bilancio di un anno Reviewed by abconsolata on 01:00 Rating: 5

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